di Claudia Galbiati,
Psicologa, Psicoterapeuta, Istruttrice di Meditazione Sportiva
“Lo sport è parte del patrimonio di ogni uomo e donna, e niente potrà mai ricompensare
la sua assenza”
Pierre de Coubertin
Lo sport è un’attività presente dalle origini dell’uomo, infatti nei graffiti preistorici si ritrovano scene di attività non direttamente riconducibili alla ricerca di cibo e sopravvivenza, ma che invece rappresentano momenti di svago, o rituali di buon auspicio.
Nel corso della storia troviamo giochi di abilità fisica come il tiro con l’arco, il lancio del disco, la lotta, il salto in lungo. Pensiamo a quanto importanti siano state le manifestazioni legate alle Olimpiadi fin dai tempi della Grecia antica, arrivando alle gare Olimpiche ed ai campionati Mondiali di calcio attuali. In tutto il mondo e in tutte le culture queste attività hanno sempre avuto un ruolo di aggregazione e sviluppo educativo. Da non dimenticare inoltre che l’esercizio fisico aiuta il metabolismo corporeo, aumenta la capacità e l’elasticità dell’apparato respiratorio, rafforza muscoli e articolazioni e migliora la circolazione sanguigna e il funzionamento cardiaco.
Anche le pratiche meditative sono presenti fin dai tempi antichissimi, ma solo negli ultimi anni, con l’introduzione della parola “Mindfulness” e delle sue tecniche, la ricerca scientifica ha studiato quali possano essere gli effetti della pratica regolare nel cervello e sul corpo.
I sistemi di controllo del corpo umano (sistema nervoso, sistema immunitario e sistema endocrino) sono in grado di interagire e influenzarsi vicendevolmente. L’attuale ricerca ci dimostra che, praticando la mindfulness regolarmente, si raggiungono numerosi effetti:
- Potenziamento delle difese immunitarie
- Riduzione dei battiti cardiaci anche nell’ipertensione
- Diminuzione di stress e del cortisolo, ormone che viene rilasciato in momenti di stanchezza fisica\emotiva.
La mindfulness è un allenamento mentale ed allo stesso tempo un risveglio della consapevolezza corporea e dei sensi. Ci permette di accorgerci di quei pensieri automatici che abbiamo tutti i giorni e delle emozioni che talvolta arrivano improvvise, o rimangono troppo dentro di noi.
Che vantaggi ci sono quindi nell’unire la pratica mindfulness alla prestazione sportiva?
Durante un allenamento, o una gara possono essere presenti delle interferenze che ne compromettono la prestazione, quali:
- Fattori fisici come la fatica, lo stanchezza, dolori fisici dovuti a lesioni
- Fattori cognitivi come l’attenzione, la concentrazione, o pensieri interferenti
- Fattori emotivi come l’ansia, la collera, la frustrazione
- Fattori interpersonali: allenatori, i compagni di squadra, gli avversari, gli spettatori.
Sappiamo che l’allenamento serve a fornire la conoscenza del movimento, la tecnica e le strategie per superare una prova.
La mindfulness invece aiuta invece a potenziare le funzioni fisiche già dette in precedenza (sistema immunitario, sistema circolatorio e diminuzione del cortisolo), ma anche a sviluppare una migliore gestione delle emozioni e dello stress, fornendo una maggiore lucidità nella valutazione delle situazioni sia in allenamento che in gara.
Potenzia l’attenzione e la concentrazione che sono utili in gara per non farsi distrarre da emozioni e pensieri disturbanti
Ed ecco il primo esercizio:
Assumete una posizione comoda
Potete essere seduti o sdraiati
Portate l’attenzione al vostro respiro.. potete tenere gli occhi aperti o chiusi ..
Sentite l’aria che entra dalle narici ed esce dalle narici..
provate a fare dei respiri profondi..
in modo che l’inspirazione duri 5/6 secondi e dopo una piccola pausa anche l’espirazione duri altrettanto…
continuate così per circa un minuto cercando di notare tutte le sensazioni del vostro corpo ed i pensieri .. potete anche mettere una mano sulla pancia per notare il proprio respiro.
Farsi distrarre dai pensieri è normale .. l’importante è notarli e cercare di riportare l’attenzione al respiro.
Praticate questo esercizio con continuità e cercate di aumentare la durata degli esercizi.
Frequentando gruppi mindfulness potete arricchirne la pratica, imparando nuovi esercizi e notare i primi benefici.